Il referenDario ha ragione (e il suo intervento ricalca quanto avevo scritto anch’io, si parva licet, in tempi meno ‘sospetti’). Lasciando da parte, per un attimo, le ragioni di fondo e la necessità di una riforma del sistema elettorale (per me una assoluta priorità), faccio notare ai preoccupatissimi che B governa già, ha un buon consenso popolare e probabilmente, anche se ‘mollasse’ la Lega, potrebbe vincere le elezioni e anche nel caso si votasse domani. La situazione non cambierebbe, però, perché già ora, anche senza referendum, B vincerebbe con il Pdl le elezioni politiche generali. E’ del tutto evidente che il quadro potrebbe aggravarsi con le elezioni europee di inizio giugno, ma, come si suol dire, anche no. Perché la Lega potrebbe fare un ottimo risultato e lo schema autonomo e solitario di B potrebbe gravarsi di rischi molto ma molto evidenti. E le conseguenze di una rottura con la Lega potrebbero essere ferali anche per lui, che si sente invincibile ma sa che in politica nessuno lo è, così come la sua richiesta di elezioni anticipate, che potrebbe essere male interpretata dai cittadini (come capita quasi sempre). Se è imbattibile, con la Lega – suo alleato sempre decisivo – lo è anche di più. Per ora, nel dubbio, e lo dico ai dubbiosi di ogni provenienza, votiamo sì. E sosteniamo il referenDario, perché al solito l’«hanno rimasto solo, ‘sti quattro cornuti» (Gassman, Soliti ignoti, citazione).
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