Allora, la situazione è questa e anche senza Minzolini l’avevamo capita, la gravità della vicenda. Sappiamo che si tratta di onda o forse, e più propriamente, di mareggiata. Non facciamoci prendere dal panico, però, perché ci manca solo quello. Non è facile doversi mettere a preparare la campagna elettorale delle Amministrative, come prevede questo (qualsiasi) martedì di febbraio, almeno per me. Evitiamo scorciatoie e accelerazioni, regolamenti di conti e prese del Palazzo d’Inverno (l’inverno del nostro scontento?). Cerchiamo di rimettere in ordine le idee e di non fare scelte precipitose e sbagliate. Ancora. E non cerchiamo il leader che ci ‘salvi’, ma un progetto politico da rinnovare. E da ripensare, forse, ma con lo sguardo in avanti, per favore, senza nostalgie. Perché di quelle si muore. Spazio aperto alla riflessione, invece, e al contributo di tutti, che per me è l’unica cosa che conta, in questo momento. Chi inizia?

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