Yes man non è certamente un film irresistibile. Anzi. E, a parte il fatto che Jim Carrey è strepitoso e Molly Sims bellissima e Zooey Deschanel niente male, per il resto è la classica commedia americana, con tanto di polpettone morale nel finale. Si ride parecchio, questo sì, e c’è anche qualche elemento di riflessione che vale la pena considerare: perché parla del nostro tempo e del suo smarrimento, sia prima che dopo la cura a cui va incontro il protagonista, nonché di un certo manicheismo che lo attraversa; perché è un’ottima metafora degli States dell’era pre-Obama (che sembra già di parlare dell’età precolombiana) o, se volete, dell’età della crisi; perché, anche se non è proprio così semplice, è sempre il caso di preferire il ‘sì’ al ‘no’, e la speranza alla paura. Yes, we man.
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