Un appello per Soru, da sottoscrivere e da far circolare in rete, nella formula che si preferisce.
La campagna elettorale della Sardegna sta diventando, ogni giorno di più, il confronto tra due culture politiche, tra due modi molto distanti di concepire la comunità, il territorio, il futuro. Sarebbe stata una sfida regionale, se il presidente del Consiglio non avesse voluto lanciare una sfida personale a Renato Soru, tanto da far letteralmente scomparire il suo ‘vero’ avversario. Sarebbe stata una sfida regionale, se ormai tanti non guardassero a Soru come a una delle poche personalità da cui ripartire per lanciare la sfida al governo nazionale e per una riforma della politica. E, però, lo è fino in fondo, una sfida regionale: perché ci parla del rispetto dell’autonomia, della dignità del territorio e delle persone che lo abitano. Diversamente da altri, non possiamo né vogliamo intervenire in una questione che riguarda i cittadini di un’altra regione, la loro storia, lo sviluppo della loro economia e la qualità della loro pubblica amministrazione. Ma vogliamo fare in modo che questo messaggio circoli attraverso la rete, perché la campagna di Renato Soru ci riguarda. E ci sembra parlare di un’altra Italia, di un’Italia meno divisa, più seria e responsabile. Un’Italia più libera, una politica migliore.

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