Non fa una battaglia campale per fare in modo che il referendum si celebri contestualmente alle Amministrative e alle Europee e non nel weekend successivo, a metà strada tra il primo e l’eventuale secondo turno, con la certezza di non raggiungere il quorum? Si tratterebbe di risparmiare 400 (quattrocento) milioni (vi sembran pochi?), di cui 100 tolti al non profit (trovate tutto qui). Dall’altra parte il protagonista è, al solito, l’esimio Calderoli, che in campo elettorale ha già avuto modo di dare il peggio di sé. Anche questo finora non ci ha insospettito. Non dovremmo però essere noi i vessilliferi di una campagna per la riforma del sistema elettorale peggiore del mondo? Non dovremmo preoccuparci della riforma della politica italiana, da troppo tempo servita ai cittadini “a scatola chiusa”? Non dovremmo avere a cuore i soldi dei contribuenti? Che qualcuno risponda, please.

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