Oggi ho avuto l’ennesima conferma: bisogna credere di più nell’integrazione, e rovesciare un bidone di luoghi comuni sull’immigrazione. Finché continueremo a parlarne solo dal punto di vista dell’«emergenza sicurezza», finché eviteremo di investire anche solo un euro nella promozione dell’incontro interculturale, finché parleremo anche noi di ronde (democratiche, certo, come no!) non andremo molto lontano. E continueremo a prenderle. La verità è che l’unica via d’uscita è l’alleanza con le parti migliori della popolazione immigrata, di quelle che negli Stati Uniti chiamerebbero minoranze. Proprio così. Riconoscendo loro i diritti civili che spettano a chi lavora e paga le tasse, individuando anche le modalità di una possibile revisione costituzionale sul punto. E affrontando con modalità nuove la criminalità, aggredendo davvero chi delinque. Anche senza tirare in ballo Obama e l’elogio della diversità come ricchezza, si può fare. Ed è venuto il momento che il Pd lo faccia.
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