Corre sul web – e non solo – la protesta dei pendolari. Qui di seguito la testimonianza di un pendolare carnatese, Giuseppe, che andrò a trovare lunedì prossimo, in occasione del dibattito promosso alle ore 21 dal locale circolo del Pd.
Da pendolare posso riferirti gli umori della truppa. Prevale un senso di scoraggiamento, ora non siamo più di fronte ai soliti ritardi e ai treni sporchi, siamo di fronte ad un fatto nuovo: tolgono i treni (TreniTaglia). I pendolari di Carnate poi si sentono particolarmente colpiti perché i diretti non fermeranno più,
perché i treni in partenza da Carnate sembra saranno tolti. Tolgono due opportunità: un viaggio veloce con arrivo in Centrale (sempre in piedi), un viaggio comodo perché partendo il treno da Carnate posso sedermi.
Come ben saprai il rischio che gli autori del misfatto non vengano individuati dalle vittime. Col fischio che Cattaneo e soci si faranno vedere alla stazione di Carnate. Se ti presenti come “uomo della Regione”, rischi di prenderti colpe non tue e di dover rispondere a domande alle quali non puoi dare risposte. Prevale il sentimento dell’antipolitica, la colpa se tolgono i treni e’ vostra. Spiegare che il Pd vuole potenziare il trasporto pendolare, che il governo Prodi aveva stanziato, ecc. richiede troppe parole e troppa attenzione in chi ascolta. E’ incredibile che una linea come la Milano-Lecco, con tutti i treni saturi, venga depotenziata. Non c’è nemmeno un problema di gestione economica dietro i tagli…
Ecco perché non possiamo accettare il piano Cattaneo, né le novità introdotte da Trenitalia in occasione dell’arrivo dell’Alta velocità. Perché una cosa è certa: la Tav non deve penalizzare il servizio di trasporto a bassa velocità, quello dei pendolari, devastato da anni di disattenzione, di scelte sbagliate, di priorità che erano sempre altrove. Da tempo lo sostengo, sono felice che ora l’emergenza sia sentita dall’opposizione in Consiglio regionale come un punto da cui ripartire.
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