Come ricorderete, in campagna elettorale avevo consigliato di tornare ai fondamentali, alle cose basilari dell’attività e dell’iniziativa politica. Mi ha molto colpito ieri che la stessa espressione l’abbia voluta adottare Ferruccio Capelli in occasione della presentazione del suo libro Sinistra light appena pubblicato per i tipi di Guerini e associati. Capelli sostiene che si debba rivendicare con orgoglio una propria agenda politica, sganciandosi dalle regole del gioco dettate dal populismo mediatico oggigiorno imperante. Una profonda riflessione dal punto di vista culturale, un’indagine su ciò che vuol essere la Sinistra, sulle sfide, rinnovate, che si trova ad affrontare. Ferruccio è un amico e lo ascolto sempre con piacere. Soprattutto quando ci consente di pensare, di discutere di noi come raramente facciamo. La Casa della cultura di Milano è stata una delle poche sedi aperte al dibattito negli ultimi anni (e così ci auguriamo che sia la sua succursale monzese). Merito di Ferruccio e di una curiosità che non lo ha mai abbandonato. Soprattutto oggi, mentre troppi si accalcano sul carro del vincitore. Il carro della banda, si direbbe se fossimo in America. E mai espressione fu così azzeccata.

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