Sono reduce da una curiosa giornata di campagna elettorale. Su precise (sì, ciao) indicazioni, sono andato al mercato in un paese in cui non c’era il mercato, al banchetto in un paese in cui non c’era il banchetto, ad aspettare i lavoratori in una fabbrica all’orario sbagliato. Nel frattempo, ben tre persone che ho incontrato mi hanno spiegato che c’è un signore, candidato nelle liste del nostro partito forse per sbaglio, che va in giro a dire che faccio troppe cose, che ho troppa visibilità e che devo lasciare spazio agli altri, minacciando ritorsioni contro di me per le prossime elezioni regionali. Tutto in pubblico, ovviamente. Ho chiesto conto di questo atteggiamento alla segreteria provinciale del Pd e non mi è pervenuta alcuna risposta. Sembra quasi che siano d’accordo. A questo punto, mi fermo. Anzi, ad averlo saputo prima, mi sarei fatto anch’io qualche giorno di vacanza a Pasqua, come molti altri democratici, magari andando in qualche paese esotico. Buona campagna elettorale a tutti (e maledetto il porcellum).

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