Tra le pieghe delle modifiche alla legge 12/2005 (urbanistica) che andranno in aula domani, c’è un interessante emendamento – al comma 2 dell’articolo 88 – in cui si mettono in gioco le aree ferroviarie, equiparate alle aree dismesse e destinatarie, perciò, di incentivi e di bonus edificatori. Se n’è parlato poco, perché i parchi giustamente la facevano da padrone. La questione delle aree ferroviarie non più attive, però, rischia di diventare ancora più impattante sulle nostre città, perché in molti casi, queste aree, sono già state acquistate da privati, che potrebbero quindi presentarsi agli uffici dei Comuni con i loro bei metri cubi, sfruttando la promozione che proviene loro dall’emendamento che sarà votato domani. Si tratta di aree strategiche, sulle quali sarebbe necessario prevedere un surplus di programmazione, non di edificazione. Speriamo che qualcuno, nella maggioranza, sia sensibile e attento. Agli interessi dei cittadini, questa volta.

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