Tornerò sulla visita di Walter Veltroni, la più grande manifestazione di piazza che io ricordi nella città di Monza e in tutta la Brianza. Vorrei però soffermarmi sul comunicato polemico dell’assessore alla cultura della Regione Lombardia che commenta aspramente le dichiarazioni di Walter Veltroni circa il recupero della Villa Reale. Una presa di posizione ch dimostra quanto la politica sia lontana dalla soluzione dei problemi. Zanello afferma che da Roma non sia mai venuto un soldo, e purtroppo per lui e per la sua foga polemica i finanziamenti sono venuti, proprio quando Walter Veltroni era al governo, proprio quando Walter Veltroni era ministro della cultura. Il punto però non è nemmeno questo. Il punto è che Veltroni, e noi con lui, prendiamo come modello il recupero di Venaria Reale, dove lo Stato ha fatto la sua parte e le istituzioni territoriali hanno contribuito non con le polemiche "alla Zanello", ma con un lavoro comune, in un clima di collaborazione e di confronto molto serio e responsabile: il sistema delle imprese, le fondazioni bancarie, gli enti locali hanno collaborato, assumendo la sfida della reggia sabauda come una sfida di tutti. Ne abbiamo parlato in occasione di una delle ultime ‘puntate’ del Festival delle Città possibili, grazie alla testimonianza ed al racconto di Andrea Merlotti, uno dei protagonisti del recupero della più importante delle regge piemontesi. Questo è lo spirito con cui si muove Veltroni, che diede l’avvio al recupero di quella reggia, e che ha fatto in modo che essa ora sia una delle attrazioni turistiche più importanti del Nord. Lo stesso si deve fare per la Villa Reale: dopo le elezioni, sarà importante costituire un grande comitato per il suo recupero, per sostenere l’accordo di programma tra Comune e Regione e per rendere la Villa Reale simbolo di un territorio in cui la politica funziona. La Villa Reale ha bisogno di unità: non è di questa o di quella forza politica, ‘proprietà’ di questo o di quel personaggio. Ci dispiace che ci sia ancora qualcuno che non l’ha capito.
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