A settembre dello scorso anno Beppe Grillo celebrava il V-day. Le sue proposte di allora fanno parte integrante della proposta politica del Pd: no agli inquisiti in Parlamento, no alla ripetizione all’infinito delle legislature, sì alla riduzione del numero dei parlamentari (da circa 1000 a 500, che per uno che come me è al numero 17 è quasi una provocazione), sì alla riduzione dei privilegi (subito un taglio del 10% agli stipendi). Questa volta, a quel paese, serenamente e pacatamente, Grillo (a cui va il merito di aver dato grande rilevanza al problema) ce lo mandiamo noi. Anche perché dall’altra parte di inquisiti ce n’è un manipolo (tutti eletti di sicuro, grazie al porcellum: chi vota Lega se ne faccia una ragione, perché votando B premier li elegge tutti), le legislature si sprecano (a cominciare proprio dalla quinta candidatura consecutiva di B), di riduzione dei costi della politica nemmeno si parla. L’anti-politica si risolve con la buona politica. Si può fare.
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