Dopo le decine di moratorie che ci stiamo sorbendo (propongo la moratoria delle moratorie, perché non se ne può più), ci mancava solo la moratoria della Fiera del Libro di Torino. Siccome l’ospite d’onore è Israele, Tariq Ramadan ha proposto di boicottare la manifestazione, per protestare contro l’occupazione vergognosa dei territori e la violenza nei confronti dei palestinesi. La causa è troppo nobile e importante per essere rovinata da una campagna del genere. Dopo qualche ora, oltretutto, è arrivata l’adesione di Diliberto, e la cosa non può che convincermi che si tratti di un’idiozia. Forse dovrebbero avvisare il Pdci che ci sono autori isreaeliani come Amos Oz o David Grossman, che non si capisce perché dovrebbero essere censurati da Diliberto, dal momento che si battono per la stessa causa (che sarebbe oltretutto la loro, prima di essere la nostra). Forse dovrebbero ricordare alla sinistra (?) che c’è un monumento a Berlino che ricorda il rogo dei libri del 1933. E’ un cubo ipogeo. Sui quattro lati ci sono librerie bianche e desolatamente vuote. Penso di non dover aggiungere altro.
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