Spazio ombelicale. Aut. Min. rich. Come ogni venerdì, molto casual (da interpretarsi in senso etimologico), in Regione non c’è quasi più nessuno, e anche io vado via presto, perché devo presentare il candidato sindaco di Seveso per il Partito democratico, il caro amico e compagno Paolo Butti (il Pd a Seveso ha il PB e siamo tutti con lui). Questa settimana ho girato parecchio la Brianza, soprattutto per incontrare i ragazzi dei licei che mi hanno usato la cortesia di invitarmi alle loro autogestioni, il Majorana di Desio e il Cialdini di Meda. Mi sono convinto sempre di più che il Paese sarà salvato dai ragazzini (sul serio). Come ogni volta che mi capita, mi ha colpito l’aria fresca e l’intelligenza ‘definitiva’ che si ha a quell’età. Ora sul mio iTunes gira l’imprescindibile colonna sonora di Caos Calmo e in particolare Your ex-lover is dead degli Stars, che fa pensare al San Valentino democratico di ieri, e Cigarettes and chocolate milk, che prelude a una lunga e insonne campagna elettorale. Vado a Roma, dunque, nel senso che domani sarò a Roma per la costituente nazionale (che cosa avevate capito?). E porto con me le sensazioni positive di una campagna che si presenta come fiammeggiante di idee e di atmosfere nuove, anche se la gestione delle candidature ha un certo non so che di ceppalonico che vorrei evitare. Se fossi nei candidati al Parlamento chiederei di passare per le primarie e di ambire all"ultimo posto di quelli che entrano solo se si vince". A Milano e nella nostra circoscrizione pare sia il quindicesimo della lista della Camera: è il posto più interessante e più importante. Un batter d’ali del quindicesimo a Milano significherebbe essere primi nel Paese. Tutti insieme. E, scusate la banalità, ma non chiediamoci quello che il Pd può fare per noi, ma quello che noi possiamo fare per il Pd. E sblocchiamoci da questo caos calmo e iniziamo a "muovere le mani", come se fossimo Uma Thurman in Kill Bill: riprendendo a poco a poco sensibilità, per rimettere le cose al loro posto. Vamos.
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