Tra cicale, carpini e odori malinconici: la Brianza del Gadda
A cura di Mario Porro, Gadda e la Brianza. Nei luoghi della “Cognizione del dolore”, Medusa 2007, è un testo prezioso soprattutto per i cultori della materia, tra i quali mi annovero senza modestia alcuna (sono un fan di Gadda e delle sue scritture brianzole, a cominciare dalla famosa Villa recentemente ripubblicata da Adelphi). Tutto quello che avreste voluto sapere sui trascorsi brianzoli di Gadda e non avete mai osato chiedere: lo scoprirete passando in rassegna i saggi del volume, che a sua volta riprende le relazioni di un convegno del maggio 2005. Tra i contributi che mi hanno più colpito, segnalo il saggio di Claudio Vela, che ha come protagoniste le cicale, tra il Fedro di Platone e la Cognizione e “L’odore della malinconia” di Giancarlo Leucadi. semplicemente strepitoso nel descrivere il senso di Carlo Emilio per gli afrori della Brianza contadina e dei suoi calibani. Chi ama la Brianza (ma anche chi la detesta, ma anche chi l’ama e la detesta insieme, com’era per Gadda), non può esimersi.
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