Dopo una discussione istruttiva con i vertici regionali del Pd, azzardo un primo di tentativo di way out che mi piacerebbe discutere con voi, sia nel caso che si vada immediatamente ad elezioni, sia che si riesca a trovare la via del governo istituzionale. Dobbiamo puntare sul famoso "salto della rana", per uscire dalla palude nella quale siamo piombati in quella che ritengo una delle giornate più tristi della storia repubblicana. Dobbiamo credere che la candidatura di Berlusconi a molti, nonostante tutto, appaia ‘antica’ e datata, e che quella di Veltroni, nonostante gli errori delle ultime settimane, sia una candidatura autorevole e di grande spessore, che può consentirci una campagna elettorale a viso aperto e all’europea (penso a Zapatero, per intenderci). Ecco i punti che spero qualcuno vorrà prendere in considerazione.

1. Riprendere i "sentieri interrotti" delle buone cose fatte da Prodi (che potrebbe essere un bel candidato al ministero dell’economia insieme al candidato premier Veltroni, nella speranza che i due evitino di massacrarsi). Non possiamo far finta che non sia successo nulla: dobbiamo riconoscere gli errori e sottolineare la bontà di alcune scelte politiche di fondo, che intendiamo rilanciare (risanamento, sostegno ai deboli, liberalizzazioni prima di tutto).

2. Puntare tutto sulla riforma della politica, che ha mostrato tutti i suoi limiti e, ieri, il suo squallore: riforma elettorale, conflitto di interessi, programma da democrazia avanzata in materia televisiva.

3. Tenere fuori dalla porta una buona volta i cialtroni che ci hanno accompagnato finora (gli ammastellati di ogni genere e provenienza). Non dovevamo aspettare che ce lo dicesse Grillo…

4. Costruire le liste in modo partecipato, con volti e figure nuove scelti in modo democratico (non come nel 2006), puntando ad un ricambio della rappresentanza parlamentare.

5. Definire le alleanze dopo aver chiarito le regole e il progetto politico, senza escludere se non l’eventualità contemplata al punto 3.

6. Lavorare per un progetto politico lombardo di qualità, individuando quanto prima la figura del candidato presidente (e non, come nel 2005, a tre mesi dalle elezioni).

7. [proposto da Gigi Malerba] Definire un patto chiaro e moderno con il mondo produttivo delle imprese e dei lavoratori: da una parte, meno spesa pubblica inefficace, meno pressione fiscale, meno burocrazia; dall’altra, rigorosa lotta all’evasione, più salario, più responsabilità sociale.

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