Formigoni è seccato che esista un’opposizione (oltretutto ragionevole) in Consiglio. E risponde piccato, come sempre, alle critiche sui suoi famosi tagli fiscali, di cui ha riempito le pagine dei giornali. Ecco la replica del nostro gruppo, per fare chiarezza e per dare un taglio ai fantomatici tagli. In neretto la parte che gli brucia di più.
A Formigoni e la sua Giunta proponiamo argomenti semplici, in modo che possano essere ben compresi. La tassa sul metano (dicono 150 milioni di euro) è stata tolta nel 2002, peraltro in cambio di un maggior introito conseguente all’aumento di un punto percentuale di Irap sulle imprese finanziarie. Quindi la manovra regionale 2008, se i numeri saranno confermati, non sarà di 400 milioni come dice la Giunta regionale, ma di 250, e il conto è comunque sicuramente in eccesso. Per le visite specialistiche oggi si paga in Lombardia un ticket di 46 euro, di 36 in tutto il resto d’Italia. È l’effetto di un ticket regionale di dieci euro che la Giunta lombarda ha introdotto nel 2003 e che toglierà a partire dal prossimo mese. I lombardi sono stati perciò penalizzati per quattro anni. Quanto all’addizionale Regionale Irpef, in Italia ci sono sei regioni, più le due province autonome, che non la applicano, e ci sono regioni come il vicino Veneto che esentano tutti i cittadini che non superano i 28mila euro di reddito. Il doppio rispetto alla Lombardia. Chiedere uno sforzo in più non è demagogia, è puro realismo. Occorre esentare i redditi almeno fino a 1.200 euro mensili, non agli attuali 800. La realtà, come denunciamo da anni, è che la Giunta Formigoni ha applicato un’imposizione fiscale più pesante di quanto abbia fatto ogni altra regione d’Italia. Quanto ai presunti minori trasferimenti da parte del Governo, diciamo semplicemente che ad oggi la Regione Lombardia ha ricevuto per la sanità 800 milioni di euro in più rispetto al 2006 (ultima finanziaria Berlusconi). È anche per questo che la Giunta lombarda ha potuto varare questa parziale riduzione fiscale.
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