Tempo fa ho deciso di non assumere alcuna responsabilità all’interno dell’organigramma del nuovo Pd. Una decisione che mi ha consentito di guardare in modo più distaccato alle vicende di queste settimane, in cui è tutto un parlare di posti e di equilibri e in cui è tutto un posizionarsi. A tutti i livelli, da Roma all’ultimo paese della provincia lombarda. Mi auguro con tutto il cuore che ci si renda conto che la ‘via’ del Pd è il rilancio dell’elaborazione e dell’iniziativa politica. Auspico che, oltre alle rivendicazioni di visibilità di questo o di quello, si abbia anche qualcosa da dire, su come verrà organizzato il partito, quali saranno gli spazi di dibattito, quali i temi su cui lavorerà prioritariamente (ho cercato, per questo, di dare il mio modesto contributo). Il Pd è nato per una nuova stagione della politica. Non dimentichiamolo: non voglio credere che la ‘P’ di Pd stia per paradosso. Sarebbe una tragedia.

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