E pensare che alcuni in campagna elettorale mi spiegavano che la Cascinazza era un tema di scarsa rilevanza, con impatti minimi sulla vita dei cittadini di Monza. Sì, ciao. Fonti giornalistiche indicano da qualche giorno a questa parte e con sempre maggiore insistenza che la giunta regionale e la maggioranza che la sostiene starebbero lavorando ad un’ennesimo comma ad hoc nell’ambito dell’ennesima modifica della famosa Legge 12 che riguarda le politiche urbanistiche della nostra regione. Dopo la norma apposita della prima edizione del febbraio del 2005 e la replica del luglio 2006, la terza leggina consecutiva dedicata a Monza consisterebbe in una proroga all’approvazione del Pgt per le città che sono andate al voto nella primavera di quest’anno. La proroga sarebbe di tre-sei mesi e rinvierebbe la scadenza per l’approvazione del Pgt, fissata per il 9 ottobre. Ciò darebbe la possibilità alla giunta Mariani (vedi alla voce Paolo Romani) di avere tutto il tempo per rivedere l’impostazione del Pgt adottato dalla giunta Faglia. I principi di costituzionalità e di continuità amministrativa sarebbero letteralmente ridicolizzati da questa iniziativa legislativa che prosegue un’attiività indefessa della Regione Lombardia contro la città di Monza. La Regione Lombardia si conferma un ente a senso unico: se nel 2005 e 2006 aveva penalizzato la città con scelte gravissime, ritardando l’adozione degli strumenti urbanistici e accorciando il periodo delle salvaguardie, ora estende il tempo di approvazione del Pgt. Mariani rassicura, Romani legifera. La famosa separazione delle carriere. A farne le spese, la città di Monza.
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