Dalla quarta di copertina di Formigoning: «Combattere per i mulini a vento». Giuseppe Civati – ad un anno di distanza da Il torto e la Regione – propone un’alternativa alla politica regionale della destra, insistendo sull’ambiente, sulla cultura, sui diritti, sul tempo da restituire ai lombardi. La metafora del Chisciotte è così rovesciata, anche per richiamare il lettore alla necessità di allontanare i mostri della paura e della demagogia, i veri mulini a vento da combattere in Lombardia e nel Paese. Il favore va allora ai mulini a vento dell’energia pulita, simbolo di una politica che guarda finalmente al futuro, alla costruzione di una proposta aperta e partecipata, che passi attraverso un profondo ripensamento della politica e delle sue forme. Una proposta ancora più urgente in Lombardia, la regione più avanzata del Paese dove si potrebbe fare molto e molto meglio di quanto si possa apprezzare ai tempi di Formigoni. In quel formigoning, neologismo che Civati propone ironizzando sul continuo ricorso ad inglesismi (dai ticket alla devolution, dai voucher ai master plan), per una lettura critica del governo attuale e per la costruzione di un’alternativa, che muova dal Partito democratico per arrivare quanto prima ad un nuovo progetto politico lombardo.
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