Veltroni lo ha ripetuto anche sabato: la politica è arte regia. Grazie ad Alan Bennett apprendiamo che anche la lettura lo è: la regina d’Inghilterra, La sovrana lettrice del titolo del libro pubblicato da Adelphi, si fa letteralmente conquistare dai libri, lungo un percorso che non la conduce al bovarismo, ma al suo rovescio: alla scoperta, cioè, proprio attraverso la letteratura, della vita reale, dei sentimenti di cui è ricca e di una dimensione più aperta rispetto alla sua lunghissima esperienza di vita. Il finale alla Bennett chiude in modo sorprendente un libro molto gradevole, in cui the Queen – e viene in mente il bel film di Stephen Frears che con il libro di Bennett ha più di un’analogia – scopre (in tutti i sensi) se stessa, e trova nei libri quello che dal protocollo per lungo tempo le era stato negato. E Bennett, con tutta la sua incredibile sapienza letteraria, confenziona un invito alla lettura assolutamente invitante. Il gioco di parole non è banale: è regale.

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