Bel pezzo di Rocco Olita sulla sua terra, la Basilicata, al centro dell’attualità politica.
Il referendum non è importante, il business invece sì
Per il referendum ci si astiene, ma quando si tratta di affari legati al petrolio i governi non resistono. Già. Passano gli emendamenti passano. Il conflitto di interessi (a quanto pare plurimo) invece rimane. Sempre.
Un minimo principio di coerenza
Come voteranno le candidate e i candidati a sindaco nelle città grandi e piccole che andranno al voto pare durante il ponte (sullo Stretto, nel senso dell’affluenza) in occasione dei referendum del 17 aprile e della consultazione sulla riforma costituzionale? Sarebbe importante saperlo subito. Anche…
Per chi si sente «responsabile della bellezza del mondo», ci vediamo domani al Tempio di Adriano
Con i colleghi Mario Catania e Samuele Segoni abbiamo promosso un incontro – senza etichette politiche e con la partecipazione di molti esperti e personalità indipendenti (il programma è qui) – per discutere di che cosa fare «oltre alle trivelle» e al loro posto. L’incontro…
Ponte sullo Stretto: silenzio/assenso del Pd?
Ieri Alfano ha chiesto alla sinistra (sinistra, quale sinistra?) di «rompere ANCHE il tabù del Ponte sullo Stretto». Sono uscite millemila agenzie, il tripudio di Lupi (che è tornato alle emozioni dello Sblocca Italia, c’è da capirlo) e a tutte e tutti è tornata alla…
La politica del futuro di Trudeau vista da Bloomberg
Mentre qui più che dei Verdi ci si occupa di Verdini e il governo va nella direzione ostinata e contraria, leggete quanto scrive Michael Bloomberg di Justin Trudeau, primo ministro canadese. La cosa che colpisce di più è che in campo c’è una strategia nazionale,…
Michele Emiliano e il metodo goffo dei trivellatori su Twitter
Da qualche giorno i trivellatori di Twitter dell’entourage del premier attaccano a pallettoni Michele Emiliano (che al congresso votò Renzi: chissà se è ancora dello stesso avviso, chissà). Gli ricordano le «cozze pelose» di un infelice episodio di quando era sindaco, gli chiedono perché non…
L’ammissione
«I voti di Verdini servono», dice il premier, svelando ciò che era già noto a tutti. Quanto tutta questa storia iniziò, scrissi così: parole da facile, scontatissimo profeta. Perché senza quei voti, il governo semplicemente non esisterebbe, anzi, non sarebbe mai esistito. Perché nel 2013…
Chi “spreca” il referendum
Rocco Olita spiega – ricapitolando – perché il governo e il partito di maggioranza relativa, quando parlano di spreco, sono autobiografici.