Dall’intervista a Giorgio Napolitano del 15 aprile 2006 riportata oggi dal Fatto si capiscono molte cose. Anzi, quasi tutto. Di come il centrosinistra (sempre che si possa ancora chiamare così) in dieci anni abbia rinnegato se stesso, assunto le posizioni che contestava ferocemente, ribaltato tutti…
Mentre Pisapia dice che deve studiare ancora la riforma…
Giustamente Gian Giacomo Migone e Enzo Marzo, come avevo già fatto tempo fa, chiedono oggi ai candidati alle Amministrative di dire chiaramente come voteranno a ottobre. Una richiesta minima ma fondamentale. Perché è ora di uscire dagli equivoci e dalle opacità. Prima delle elezioni, non…
Mi aspettavo che tutti avrebbero difeso Saviano dalle volgarità del senatore di Ala (e invece)
Ieri un senatore di Ala (alleato o forse aleato del Pd nella ennesima nuova maggioranza che governa il Paese) ha attaccato Roberto Saviano alla radio, dandogli del farlocco e chiedendo che gli sia tolta la scorta. Mi aspettavo che ci fosse un profluvio di dichiarazioni…
Il no e ciascuno di noi
Dal momento che le tv sono letteralmente occupate dalla propaganda del sì (manca solo il meteo), il modo migliore per dare voce alle ragioni del no è quello che ciascuno di noi diventi un comitato e un centro di iniziativa. Possibile si mobiliterà il 2…
C’è chi vota ni
Beatrice Brignone ha scritto un pezzo sul concetto di “prendere parte”. Leggetelo: si capiscono un sacco di cose della politica attuale.
Una storia passata stranamente sotto silenzio
Dal momento che si parla parecchio di Resistenza, in questi giorni, e non sempre a proposito, leggete questa storia. Non è male.
L’assurda e volgare idea di dividere i partigiani veri da quelli falsi (?)
L’altra sera ascoltavo Umberto Lorenzoni, un mito partigiano, parlare della Costituzione, in modo appassionato, e non contro il governo, perché il problema della democrazia e della rappresentanza e della sovranità è più importante degli attuali nomi (e prestanomi) e precede tutto quanto. E merita un…
Alcuni appunti sulla situazione economica
Mario Seminerio non è un economista di sinistra, soprattutto secondo l’iconografia tradizionale. Quanto scrive qui però dovrebbe essere preso molto seriamente soprattutto da parte di chi vuole costruire un’alternativa di governo, che non sia soltanto l’affermazione che sia tutto da rifare. Possibile lo farà alla…